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Differenza tra fiaba e favola Differenza tra fiaba e favola

Differenza tra fiaba e favola

28 Febbraio 2024
Pubblicato in Differenza tra...

Fiaba e favola: le differenze

Nonostante ci sia la tendenza a non fare alcuna differenza tra fiaba e favola e a considerarle sinonimi, in realtà si tratta di termini ben distinti: la favola è un componimento corto composto da poche righe con protagonisti in genere animali dal comportamento antropomorfizzato o esseri inanimati, la trama è caratterizzata da avvenimenti semplici e veloci.

La differenza principale tra fiaba e favola è la presenza o meno dell'elemento fantastico e magico, caratteristica peculiare della fiaba e completamente assente nella favola, basata invece su canoni realistici. Scopriamo nel dettaglio le principali caratteristiche di fiaba e favola e quindi la differenza tra favola e fiaba.

La fiaba

La fiaba è una narrazione originaria della tradizione popolare, caratterizzata da racconti medio-brevi e centrati su avvenimenti e personaggi fantastici come fate, orchi, giganti, coinvolti in storie con a volte un sottinteso intento formativo o di crescita morale.

Tra le fiabe più popolari troviamo Cappuccetto rosso, Cenerentola e Pollicino.

Le fiabe si caratterizzano per:

  • indeterminatezza: personaggi, epoca e luoghi sono quasi sempre indefiniti e remoti, quasi mai nominati;
  • inverosimiglianza: i fatti che si presentano nel racconto sono spesso fatti impossibili e i personaggi inverosimili o inesistenti nella realtà quotidiana. Molti fatti narrati possono accadere solo per magia e molti personaggi esistono solo nella fantasia popolare o mitica, e non di rado sono personificazioni di concetti astratti: il bisogno, il male, il dolore;
  • ripetizione: i motivi sono sempre ricorrenti Gli elementi e gli episodi sono spesso presenti anche in altre fiabe. Esiste anche una ricorrenza narrativa di frasi o formule magiche;
  • finale: c’è sempre un lieto fine. I buoni, i coraggiosi e i saggi vengono premiati, le ragazze povere diventano principesse, i giovani umili ma coraggiosi salgono sul trono, la virtù premiata, la bontà vince.

Il linguaggio della fiaba è quello dei narratori del popolo, in genere molto semplice e a volte un po' sgrammaticato, ma ricco di modi di dire e di formule popolari. Viene solitamente utilizzato il discorso diretto perché le battute del dialogo permettevano al narratore di cambiare la voce e di tener viva l'attenzione di chi ascoltava.

La favola

Il termine favola deriva dal latino fabula e dal verbo for, faris, fatis sum, fari che significa dire, raccontare.

Sebbene favole e fiabe abbiano molti punti di contatto, oltre alla comune etimologia, i due generi letterari sono diversi:

  • i personaggi e gli ambienti delle fiabe sono fantastici, mentre quelli delle favole sono realistici;
  • la favola è accompagnata da una morale, cioè da un insegnamento relativo a un principio etico o un comportamento, che spesso è formulato esplicitamente alla fine della narrazione; la morale nelle fiabe in genere è sottintesa e non centrale ai fini della narrazione.

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